Tecnologie Alimentarill corso si propone la definizione di una figura professionale capace di affrontare problemi tecnico-scientifici nel campo chimico-biologico con specifiche competenze nel controllo igienico-ambientale delle fasi di stoccaggio, lavorazione, conservazione e distribuzione delle derrate alimentari. Il Perito Tecnico Industriale per le Tecnologie-Alimentari è in grado di:
Lo studio teorico trova riscontro in attrezzati ed efficienti Laboratori, dove vengono eseguite esercitazioni pratiche attinenti all'analisi chimica e microbiologica, all'impiantistica e all'inquinamento ambientale. Il settore alimentare è investito da una consistente capacità innovativa a sperimentare e produrre nuovi tipi di macchine e processi, tendenti in linea generale a passare da processi di trattamento chimico a trattamenti fisici e/o enzimatici, che consentano di ottenere prodotti qualitativamente migliori. |
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Questa tendenza si incontra con le esigenze di sempre più vasti settori di consumatori, già preoccupati per la sorte dell’ambiente in cui vivono, che vedono l’alimentazione attuale come un rischio in più per la loro salute e spingono quindi nella direzione di avere la disponibilità di alimenti più sicuri dal punto di vista igienico-sanitario e più rispondenti alle loro esigenze nutrizionali. All’interno di questa tendenza trovano collocazione alcuni obiettivi che già investono consistenti comparti produttivi ed istituzionali così riassumibili:
Di fronte a questa spinta innovativa, uno dei fattori di freno può essere la carenza di personale preparato professionalmente, da qui la necessità di una formazione adatta a seguire l’evoluzione delle competenze tecniche e scientifiche in campo alimentare. Il profilo professionale deve essere, quindi, il più possibile polivalente, caratterizzato cioè sia da una più solida preparazione di base nell’ambito biochimico alimentare sia da capacità di valutazione critico del comparto alimentare. Al termine dei suoi studi, il tecnologo alimentare dovrà:
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