Incontro con Claudio Cordova

Sabato 19 marzo 2011 gli alunni dell’I.T.I.S. “Maiorana” di Roccella Jonica hanno incontrato, nell’aula magna dell’Istituto, Claudio Cordova, giovane cronista reggino, da anni impegnato in inchieste sul tema del traffico dei rifiuti tossici e radioattivi sul territorio calabrese e autore del libro “Terra venduta – così uccidono la Calabria – viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni”, edito da Laruffa.

L'incontro è stato organizzato dalla prof.ssa Sonia Circosta, funzione strumentale, nell'ambito del progetto biblioteca. Tale progetto si propone, fra l'altro, di  trasformare la biblioteca da luogo marginale della scuola, identificato con un “locale/deposito in cui si prestano libri”, in laboratorio di iniziative culturali al servizio della didattica e un punto di riferimento per l’aggiornamento professionale di tutti gli operatori della scuola.

Ha aperto i lavori il Dirigente scolastico che ha messo in evidenza l'attualità dell'argomento trattato e ha invitato gli studenti prestare attenzione a quello che avviene nella nostra Calabria.

All’incontro è intervenuta anche la giornalista della Gazzetta del Sud Maria Teresa D’Agostino protagonista, insieme a Claudio Cordova, di una coinvolgente descrizione della situazione di degrado ambientale, sociale ed etico in cui versa la nostra regione. Iniziativa altamente formativa perché all’esposizione dei fatti, supportati da riscontri oggettivi, è seguita l’indicazione di comportamenti da attuare per tentare di ribaltare la situazione.

“Terra venduta – Così uccidono la Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni”, del giornalista Claudio Cordova per Laruffa Editore, è un’inchiesta diretta e coraggiosa che analizza i fatti e li intreccia a numeri spaventosi che descrivono una regione alla mercé della ’ndrangheta e attanagliata dalle malattie.

Le cosche, con alleanze impensabili e connivenze occulte, muovono un malaffare da milioni di euro. E uccidono il territorio sul piano dello sviluppo e, fatto ancora più grave, sotto il profilo della salute pubblica.

Claudio Cordova è un giovane reporter di Reggio Calabria che, con entusiasmo coraggioso e un pò incosciente, si occupa di cronaca nera e giudiziaria. Giovanissimo d’età ma con la stoffa e il metodo del giornalista vecchio stampo, Cordova ricerca, indaga a fondo prima di informare i lettori.

 Redattore del quotidiano on line in tempo reale Strill.it, Cordova ha ceduto ben presto all’impulso di scrivere un libro, un libro di denuncia e di inchiesta, spronato da una lettura, quella di un testo di Carlo Lucarelli che si fa stimolo e volontà di continuare quella strada intrapresa dall’autore di “Navi a perdere”, ma con uno stile personale e camminando con le proprie gambe. Cordova ha camminato davvero a lungo per una Calabria sconosciuta o mai rivelata, per sentieri solitari che conducono nei luoghi in cui la regione è stata venduta alle speculazioni, ai traffici illeciti di rifiuti tossici e radioattivi. “Terra venduta” è un viaggio in sette capitoli per la Calabria  per i suoi luoghi incriminati: torrenti, coste, mari in cui il sospetto di inquinamento persiste o è reso noto dalle inchieste giudiziarie.

Cordova ripercorre, con razionalità rigorosa e stile avvincente, i misteri insoluti delle navi avvelenate, della Pertusola, dei traffici d’armi, su rotte internazionali che, inevitabilmente e misteriosamente, finiscono per ritornare in Calabria. Soprattutto dà voce alla gente, ai comitati costituiti per chiedere la verità, alle storie individuali.

L’autore, con determinazione e nello stesso tempo con la sensibilità di chi è figlio di quella terra, compie un’indagine sul campo con rilievi sulle località violate  ed incriminate accompagnati da ricca documentazione fotografica. Cordova racconta la Calabria venduta con la professionalità e l’intraprendenza del reporter ma soprattutto con gli occhi di chi ha visto i disastri ambientali e i danni provocati alla salute degli abitanti di quelle zone, ignari della presenza di rifiuti e scorie illegalmente occultati.