27 gennaio: Giorno della
Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo
ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi
nazisti
|
Prima
di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi
stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato
perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno
a protestare.
Martin Niemöller (1892 – 1984) |
Siti sul giorno della memoria
|
|
Legge 20 luglio 2000, n. 211
Art. 1.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data
dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria",
al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le
leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono
opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita
hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1,
sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di
narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle
scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo
ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi
nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di
un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in
Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere
|
Il 27 gennaio di 64 anni fa le
avanguardie dell'Armata Rossa aprivano i
cancelli di Auschwitz, liberando i pochi
superstiti e mostrando al mondo gli orrori di un
lager dove erano stati sterminati un milione e
mezzo di ebrei, zingari, omosessuali, oppositori
politici e prigionieri di guerra.
Per non
dimenticare la Shoah e le vittime innocenti
uccise ad Auschwitz e negli altri campi di
concentramento il 27 gennaio, sarà
celebrata la Giornata della memoria, istituita
nel 2000 per ricordare - soprattutto ai giovani
- i milioni di uomini, donne e bambini messi a
morte dai nazisti.
Lettera del Ministro
Il 27 gennaio, come è noto, si celebra in Italia, come in tanti altri Paesi del mondo, il “ Giorno della Memoria”, in ricordo della liberazione dei sopravvissuti del campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945. Tale liberazione è infatti ormai assunta a simbolo dell’immane tragedia della Shoah.
Il “Giorno della Memoria”è stato istituito dal Parlamento italiano con la legge 211 del 20 luglio del 2000, con l’intento di perpetuare e rafforzare il ricordo della Shoah e rendere omaggio alle numerose vittime e a tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio nazista, anche a costo della propria libertà e della propria vita.
La Scuola, che ha un ruolo fondamentale nell’educazione dei giovani, si propone, attraverso la conoscenza dei fatti storici e della Shoah di promuovere la consapevolezza degli effetti abnormi che l’odio dell’uomo contro l’uomo ha determinato e può determinare.
La formazione e la sensibilizzazione delle giovani generazioni al rispetto dei diritti umani e di quelli civili è un compito fondamentale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che persegue anche attraverso percorsi strutturati di attività e iniziative volte alla conoscenza della storia e dei valori presenti nella nostra Carta Costituzionale e nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
Nello specifico, il MIUR, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, promuove e sviluppa progetti ed iniziative volti alla conoscenza della Shoah, perchè il ricordo di quanto avvenuto sia conservato e trasmesso di generazione in generazione. Nell’ambito di questa collaborazione anche quest’anno è stato promosso, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il concorso “I giovani ricordano la Shoah”, che ad ogni edizione raggiunge livelli di partecipazione sempre crescenti e i cui vincitori verranno premiati il prossimo 27 gennaio al Quirinale.
Per diffondere un clima orientato al rispetto reciproco, anche nelle diversità di culture e religioni e per contrastare ogni manifestazione di razzismo e antisemitismo è necessario, oggi più che mai, l’impegno di tutti, anche attraverso la consapevolezza e il ricordo di ciò che è stato.
È anche per questo che vorrei invitare le scuole italiane a cogliere l’occasione del “ Giorno della Memoria” per onorare e celebrare le vittime della Shoah e per riflettere insieme sui valori fondanti di una moderna società civile.
IL
MINISTRO
f.to
Mariastella
Gelmini
|
Se questo è un uomo
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a
sera
Il cibo caldo e visi
amici:
Considerate se questo è un
uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per
un no.
Considerate se questa è
una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di
ricordare
Vuoti gli occhi e freddo
il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è
stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro
cuore
Stando in casa andando per
via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri
figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il
viso da voi.”
(Primo Levi, Se questo è un uomo,
Einaudi,
Torino, 1976, p.1) |
La Canzone Del Bambino Nel Vento
(Auschwitz)
(Francesco Guccini)
Son morto con altri cento, son morto ch'ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento
e adesso sono nel
vento....
Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento,
adesso sono
nel vento...
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
a sorridere
qui nel vento...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento,
in polvere qui nel
vento...
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento
e ancora ci
porta il vento...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà
e il vento si
poserà...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà
e il vento si poserà e
il vento si poserà..
Francesco Guccini, Folk
Beat n.1 (1967) |
LA NOSTRA
SCUOLA
Giorno 27 gennaio 2011, in occasione della Giornata
della Memoria, al fine di ricordare la tragedia
dell’Olocausto, l’Istituto organizza un momento di
riflessione secondo il programma appresso indicato:
- gli alunni delle quinte classi parteciperanno
all’iniziativa promossa dal Comune di Roccella
Jonica presso il Convento dei Minimi secondo quanto
verrà appresso
comunicato;
- gli alunni delle terze e quarte classi
parteciperanno alla visione del film “Il bambino con
il pigiama a righe” nell’aula magna dalle ore 8,30
alle ore 10,20;
- gli alunni delle prime e seconde classi
parteciperanno alla visione del film “Il bambino con
il pigiama a righe” nell’aula magna dalle ore 10,30
alle ore 12,30 ;
- gli alunni dell’ITA seguiranno la visione del
film “Il bambino con il pigiama a righe” secondo
modalità organizzative predisposte dalla prof.ssa
Franconeri
I docenti di Storia, data l’importanza educativa
della Giornata della Memoria, sono invitati a
predisporre una scheda di comprensione o altra
iniziativa didattica che riterranno opportuna al fine di
favorire una riflessione sulle tragedie del ‘900. |