27 gennaio: Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
 

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato il Giorno della memoria con una manifestazione al Quirinale il 24 gennaio dedicata in particolare ai Giusti "che salvarono tante vite umane - ha detto - e anche le nostre coscienze". Napolitano ha ricordato il 70° anniversario delle criminali leggi razziali del fascismo "che di fatto prepararono l'Olocausto anche in Italia". Il video del discorso di Napolitano

Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.
1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere

Legge 20 luglio 2000, n. 211

 

Lettera del ministro Fioroni

Come noto, il 27 gennaio (data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz) ricorre il “Giorno della Memoria”, istituito dal Parlamento Italiano con la legge 20 luglio 2000, n. 211, al fine di ricordare la Shoah e rendere omaggio alle numerose vittime, nonché a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al folle progetto di sterminio.

La legge prevede che, in tale occasione, siano attivate iniziative, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, volte ad analizzare le circostanze che hanno dato avvio ad uno dei periodi più oscuri della storia dell’Europa e ad approfondire gli eventi che ne hanno segnato il tragico sviluppo affinché ne venga conservata la memoria.

La trasmissione della memoria fra le generazioni è infatti un dovere morale a cui la scuola non può in alcun modo sottrarsi, tanto più in un’epoca come quella attuale caratterizzata da rapida evoluzione che, modificando profondamente la società e le relazioni umane, mette a rischio il senso della storia e la coscienza collettiva.

Ricordare è un atto doveroso anche al fine di evitare che gli errori del passato si ripropongano, pur in forme diverse. Come ammonisce Primo Levi le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare”.

La conoscenza e la memoria della Shoah possono aiutare a meglio comprendere le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo e contribuire alla realizzazione di una pacifica convivenza tra differenti etnie, culture e religioni, e alla creazione, attraverso la valorizzazione delle diversità, di una società realmente interculturale. Facendo emergere le pericolose insidie del silenzio di fronte all’oppressione, il ricordo della Shoah permette anche di far maturare nei giovani un’etica della responsabilità individuale e collettiva, cooperando al processo di promozione dell’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole, rispetto al quale la scuola è chiamata a svolgere un ruolo insostituibile.

Le istituzioni scolastiche, nella convinzione che solo da una approfondita riflessione sulle drammatiche conseguenze delle discriminazioni può nascere, nelle giovani generazioni, la ferma determinazione ad impegnarsi per un domani di pace, hanno da tempo attivato percorsi formativi volti alla valorizzazione della dimensione della memoria, in particolare quella riferita alle drammatiche vicende dell’Olocausto. Ne è prova la numerosa partecipazione al concorso “I giovani ricordano la Shoah”, indetto da questo Ministero in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Il Giorno della Memoria, che costituirà senz’altro per molte scuole il punto di arrivo di un lungo itinerario di studio e di ricerca, dovrà costituire, nel rispetto dello spirito della legge istitutiva, un momento collettivo non di formale commemorazione ma di autentica compartecipazione e di attenta riflessione perché alle numerose vittime di questa immane tragedia sia reso il doveroso omaggio e ne sia conservata la memoria.
 

Giuseppe Fioroni

gennaio 2007

Se questo è un uomo

 

“Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

 

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.

 

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

 

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.”

(Primo Levi, Se questo è un uomo,

 Einaudi, Torino, 1976, p.1)

La Canzone Del Bambino Nel Vento (Auschwitz)
(Francesco Guccini)

Son morto con altri cento, son morto ch'ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento
e adesso sono nel vento....

Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento,
adesso sono nel vento...

Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
a sorridere qui nel vento...

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento,
in polvere qui nel vento...

Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento
e ancora ci porta il vento...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà
e il vento si poserà...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà
e il vento si poserà e il vento si poserà..

Francesco Guccini, Folk Beat n.1 (1967)

Siti sul giorno della memoria

Il Giorno della Memoria. Lo speciale della Rai.

27 gennaio: il Giorno della Memoria della Shoah Sito dell'Unione della Comunità ebraiche italiane, con testimonianze, links, filmografia, bibliografia

Giornata della memoria Sito Istituto storico Biella e Vercelli

Per non Dimenticare la Shoah Lager nazisti: Approfondimenti sullo sterminio degli ebrei dal Medioevo ai lager nazistii

La memoria dei deportati in video (sito a cura di luxa.it)

Giorno della Memoria Sito dell'Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea

Giornata della Memoria Sito del Cdec, cento di documentazione ebraica contemporanea

Progetto sulla memoria 2004-2005 A cura del Liceo Ginnasio Virgilio di Roma

Remember
Arte, poesia, fotografie per conservare la memoria (in inglese)

Auschwitz, una giornata per ricordare l'orrore Speciale di Corriere.it