Approfondimento sui sistemi trifaseEsempio dimostrativoParte prima Nel circuito della fig. 1 le f.e.m. E1, E2, E3 costituiscono una terna simmetrica di tensioni di valore efficace uguale a 220 volt e f = 50 Hz. La terna alimenta due carichi trifase a stella: uno equilibrato costituito da tre resistenze uguali di valore R = 18 Ω e l’altro squilibrato costituito dalle resistenze R1 = 10 Ω, R2 = 20 Ω, R3 = 10 Ω. Determinare in modulo e fase le correnti I1, I2, I3; la tensione VN0 tra i due centri stella e le correnti I’1, I’2, I’3. Contrassegnati i conduttori di linea con 1, 2 e 3 in modo che le tensioni baricentriche costituiscono un sistema diretto e posto sull’asse reale del piano di Gauss il vettore E1, vedi fig. 2, si ha:
Quindi Per il carico trifase squilibrato si deve trovare prima di tutto la tensione VN0 data da: In definitiva Le tensioni ai capi delle resistenze del carico squilibrato sono:
In conclusione Parte seconda A questo punto si colleghi il centro stella O con il centro stella N mediante un conduttore di resistenza trascurabile come in fig. 3. Si ottiene un circuito diverso da quello precedente; cambieranno conseguentemente tutte le correnti. L’obiettivo è quello di determinare le nuove correnti utilizzando i risultati già trovati nella parte precedente. Si inizia trovando la corrente I che percorre il conduttore che collega O con N. Per questo scopo è conveniente applicare il teorema di Thevenin tra i punto O e N; il sistema si riduce come nella fig. 4 dove Eth è la f.e.m. del generatore equivalente e Rth la sua resistenza interna.
già vista precedentemente Partendo dal circuito di fig. 4 Nota I, per trovare le altre correnti si procede come segue:
Se facciamo agire il generatore di corrente le f.e.m. devono essere cortocircuitate e pertanto il sistema si riduce al circuito di fig. 5. Nel carico costituito da tre resistenze uguali, collegate in parallelo, la I si divide in tre parti uguali e cioè Per trovare Ia, Ib, Ic bisogna determinare la tensione VAN. Quando agiscono soltanto le f.e.m. il generatore di corrente deve essere aperto e conseguentemente si ricade nel circuito visto nella prima parte. In definitiva calcolare le altre correnti come segue: In laboratorio sono state eseguite verifiche sperimentali di questo esempio con la tensioni crescenti fino a 123 volt.
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A cura dei proff. Giovanni Nesci e Domenico Clemente